RETURNING TO VILLA CASA BIANCA

Ideato dagli architetti olandesi Van Beek en Dings in collaborazione con Musa, “Returning to Villa Casa Bianca” è un progetto temporaneo all’interno di una residenza sul Lago di Como che è rimasta inabitata per molto tempo. FENIX®, Arpa®, Getacore®, Homapal®, Formica® e Westag Türen® – tutti brand di Broadview, gruppo leader mondiale nella tecnologia dei materiali – offrono nuove prospettive sul design delle superfici. L’allestimento enfatizza un concetto di integrazione proiettato verso il futuro, creando sinergie tra i diversi materiali del gruppo, elementi iconici di design e la natura. Durante il Lake Como Design Festival la villa ospiterà l’installazione della flower stylist Letizia Dei Fiori, “When Nature Blooms”. 

 

Villa Casa Bianca

Affacciata sul lungolago di Como, dove la sua caratteristica architettura spicca per il colore bianco, Villa Casa Bianca è stata realizzata dall’ingegnere Carlo Ponci negli anni Venti. In stile Art Déco, con i tipici bow-window e il marmo bianco proveniente da cave locali, la villa è costituita da un piano terra riservato all’ospitalità e da un primo piano nobile. Nel corso dei decenni ha subito diverse trasformazioni, come l’alternanza di pavimenti in legno e alla veneziana, tipici della cultura del design degli anni ‘40-’50. In quegli stessi anni, l’architetto Luigi Caccia Dominioni, considerato un maestro di riferimento dall’alta borghesia milanese, creò diversi complementi da inserire nella villa, tra cui le lampade originali.

 

La storia dietro il progetto

In “Returning to Villa Casa Bianca”, i visitatori si identificano con il proprietario che torna nella sua residenza dopo molti anni di peregrinazioni in giro per il mondo. Nelle imperfezioni della casa percepiscono gli effetti del passare del tempo, ma ad esse si contrappone il fascino della giustapposizione tra i cimeli di viaggio e i nuovi elementi di arredo della villa. Mettendo stili diversi in dialogo tra loro, dai mobili di antiquariato alle influenze arabe e asiatiche, le creazioni contemporanee realizzate con i materiali del gruppo creano anche un collegamento con la natura, in una narrazione armonica. 

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